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L’estate rovente dei prezzi

Mentre l’Istat certifica che a giugno il tasso di crescita dei prezzi del “carrello della spesa” aumenta (+3,1% da +2,7%) e l’inflazione sale all’1,7%, per effetto delle tensioni registrate sui prezzi dei beni alimentari, lievitano anche i costi per le vacanze. Voli, pedaggi autostradali e centri estivi…

Il Codacons ha appena dato l’allarme “caro voli”: prenotare un aereo nella settimana centrale di agosto per una delle principali mete marittime all’estero costa a partire da 700 euro, in Italia da 500. Altroconsumo ha calcolato una media di 1200 euro a coppia per una settimana al mare, il 2,3% in più rispetto allo scorso anno. Ma le vacanze non sono l’unica voce del bilancio familiare a salire vorticosamente in quella che si annuncia già la caldissima estate 2025.

Viaggiare costa di più…

L’analisi realizzata da Facile.it e Consumerismo ha fotografato i principali aumenti di giugno 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e ha individuato anche alcuni segnali già messi in atto dagli italiani per fronteggiare l’aumento dei prezzi, per esempio il ricorso ai prestiti per pagare le vacanze a rate (+5%). Sempre in tema di vacanze, sono aumentati i prezzi dei pedaggi autostradali (+1,8%), quelli delle assicurazioni di viaggio (+7%) e dei pacchetti vacanza venduti dalle agenzie turistiche (15,4%).

…ma anche restare a casa

Questa volta è l’Istat a fotografare la situazione degli italiani anche quando non viaggiano: se durante l’anno spendono in media 2.738 euro al mese per i consumi, questa media nell’estate 2025 sale del 4,3%, esclusi i centri estivi, una delle spese extra che pesa di più sui bilanci familiari: da 400 a 700 euro a figlio al mese a seconda che si scelga una struttura pubblica o privata. Facile.it spiega questi aumenti calcolando anche l’incidenza di spese che fisiologicamente aumentano in estate, per esempio quelle per frutta e verdura che vengono consumate più in abbondanza rispetto all’inverno o per prodotti prettamente estivi come le creme solari o il gelato. Il costo di quest’ultimo, a causa dell’aumento delle materie prime, è salito in media del 9%

(Poche) buone notizie

Stare in casa al fresco del condizionatore costerà agli italiani un po’ meno che in passato: considerando la migliore offerta di energia elettrica a prezzo fisso di giugno 2025, il costo è in calo del 2% rispetto a quella dell’anno precedente. E in quanto alle vacanze, chi vorrà contenere i prezzi, potrà optare per una gita fuori porta in treno o in auto: le tariffe di regionali e Frecciarossa, infatti, non hanno subito aumenti a differenza di aerei (+7%) e traghetti (+9,7%). Infine, la benzina: rispetto a giugno dello scorso anno è diminuita del 9%, ma su questo fronte previsionale l’attuale situazione internazionale impone molta cautela.

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