Il 24 febbraio 2024, la presidenza belga del Consiglio europeo ha riunito istituzioni e cittadini per discutere di come l’Unione europea possa affrontare l’AI in futuro. Dopo il via libera del regolamento sull’intelligenza articificiale (AI Act), l’Ue ha preparato una proposta di regolamento, che attualmente è nella sua fase finale e dovrebbe entrare in vigore nel 2026, con l’obiettivo di consolidare la sua leadership strategica nel settore dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale. Su questo fronte sono previsti investimenti per sostenere ulteriormente gli sviluppi dell’AI, come ad esempio il sostegno aggiuntivo alle start-up che mira a mantenere l’economia europea competitiva. Tuttavia, molte implicazioni dell’intelligenza artificiale in Europa impattano sui diritti civili dei cittadini europei. Con il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e il pacchetto sui servizi digitali l’Unione europea ha già creato un ambiente digitale più sicuro per gli utenti e per le aziende, anche attraverso regole per contrastare pratiche illegali e frodi online. Ma ora si sta lavorando alla definizione di una direttiva europea che riguarda i danni subiti dalle vittime a causa di prodotti digitali e intelligenza artificiale. Contestualmente, si stanno adattando le leggi sulla sicurezza dei macchinari e dei prodotti per rispondere alle sfide emergenti nell’era dell’AI.
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