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DDL Partecipazione: Un Modello di Governance Basato sulla Costituzione

Il Disegno di Legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese (S.1407), promosso dalla CISL, ha ottenuto l’approvazione della Camera dei deputati il 26 febbraio 2025 ed è ora all’esame della Commissione Affari sociali del Senato.

Un Disegno di Legge Fondato sulla Costituzione

Ispirato ai principi della Costituzione italiana, il DDL intende finalmente dare attuazione all’articolo 46 della Carta, con l’obiettivo di riequilibrare il rapporto tra capitale e lavoro. La partecipazione dei lavoratori alla governance aziendale viene vista non solo come un’opportunità economica, ma anche come un mezzo per la realizzazione personale e collettiva.

Le Principali Innovazioni del DDL Partecipazione

Il testo si basa su esperienze di contrattazione collettiva che hanno introdotto modelli di partecipazione lavorativa efficaci. Ecco i punti salienti del DDL:

  • Partecipazione Gestionale: I lavoratori potranno essere rappresentati nel consiglio di sorveglianza, nel consiglio di amministrazione o nel comitato di controllo della gestione, a seconda dello statuto societario.
  • Partecipazione Economica e Finanziaria: Nel 2025, la distribuzione agli impiegati di almeno il 10% degli utili aziendali, regolata da contratti collettivi, beneficerà di un’imposta sostitutiva agevolata con un tetto di 5.000 euro lordi.
  • Azioni e Premi di Risultato: Le imprese potranno assegnare ai dipendenti azioni aziendali in sostituzione dei premi di risultato. I dividendi fino a 1.500 euro annui godranno di un’esenzione fiscale del 50%.
  • Partecipazione Organizzativa: Saranno incentivate le commissioni paritetiche aziendali per migliorare prodotti, processi produttivi e organizzazione del lavoro.
  • Ruoli Aziendali per la Crescita del Welfare: L’organigramma potrà arricchirsi con figure dedicate a formazione, welfare, retribuzioni, conciliazione lavoro-famiglia e inclusione.
  • Supporto alle PMI e agli Studi Professionali: Le imprese con meno di 35 dipendenti potranno attuare la partecipazione tramite enti bilaterali, un’opportunità rilevante per il settore degli studi professionali.
  • Commissione Nazionale per la Partecipazione: Il CNEL ospiterà una commissione permanente con rappresentanti del Ministero del Lavoro, del CNEL stesso e delle parti sociali.

Un Futuro Basato sulla Partecipazione Attiva

L’attuazione del DDL Partecipazione sarà fortemente influenzata dalla contrattazione collettiva e dal ruolo delle parti sociali. L’auspicio è che il Parlamento prosegua con l’approvazione definitiva per rendere il lavoro partecipativo una leva strategica per la crescita economica e sociale dell’Italia.

 

 

 

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