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Crisi SSN, il Medico di Medicina Generale resta un punto di riferimento

Il III Rapporto FNOMCeO-Censis 2025, intitolato “Centralità del medico e qualità del rapporto con i pazienti per una buona sanità”, rivela un quadro preoccupante per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in Italia. Oltre il 72% dei cittadini ha riscontrato un progressivo peggioramento del SSN nel tempo, con un forte impatto sulla qualità dell’assistenza sanitaria. Il rapporto, basato su un’indagine su 1.000 italiani maggiorenni e 500 medici, esplora anche le cause della crescente violenza contro i professionisti sanitari.

Crisi del Servizio Sanitario Nazionale: Carenza di Medici e Infermieri

Il report, presentato il 12 marzo a Foggia in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari e sociosanitari, evidenzia un gap tra aspettative e realtà che danneggia il rapporto tra medici e pazienti. Il 66,4% degli intervistati ha segnalato una carenza significativa di medici e infermieri, con il problema particolarmente grave al Sud e nelle Isole (71,9%). La carenza di personale sanitario è uno dei fattori principali che contribuiscono alla crescente difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari.

In particolare, i Pronto Soccorso sono al centro delle lamentele: il 52,2% dei cittadini ha vissuto esperienze negative, come lunghe attese e scarsa comunicazione. La situazione è particolarmente critica nelle regioni del Sud, dove il 60,5% degli intervistati ha avuto un’esperienza insoddisfacente in questi servizi.

Diminuzione delle Strutture Sanitarie: Dati Preoccupanti sul SSN

Dal punto di vista strutturale, la situazione appare allarmante: il numero di Pronto Soccorso è diminuito drasticamente, passando da 659 nel 2003 a 433 nel 2023. Allo stesso modo, gli accessi sono calati da 22,7 milioni nel 2003 a 18,4 milioni nel 2023, ma il carico di lavoro per gli operatori sanitari è aumentato del 23% negli ultimi 20 anni, con una media di 42.386 accessi per Pronto Soccorso nel 2023.

La Crisi dei Medici di Medicina Generale: Un Settore in Decrescita

Un altro aspetto fondamentale del rapporto riguarda la carenza di medici di medicina generale (MMG). Attualmente, in Italia ci sono solo 37.983 MMG, una cifra inferiore di oltre 9.000 unità rispetto a 20 anni fa. Questo ha comportato un notevole aumento del numero di pazienti per medico, con oltre il 51% dei medici che ha più di 1.500 pazienti. Questo fenomeno ha aumentato notevolmente i carichi di lavoro per i medici, compromettendo la qualità delle cure.

Il Medico di Medicina Generale: Un Punto di Riferimento Fondamentale per i Cittadini

Nonostante le difficoltà generali del Servizio Sanitario Nazionale, il medico di medicina generale rimane una figura fondamentale per i cittadini italiani. Secondo il rapporto, l’88,9% dei cittadini considera il proprio MMG essenziale per trovare soluzioni sanitarie adeguate. La fiducia nei medici di famiglia è elevata, con il 71,8% degli italiani che non rinuncerebbe mai al proprio MMG di fiducia.

Inoltre, il 76% degli intervistati ritiene fondamentale avere il proprio medico di medicina generale vicino casa, una necessità condivisa da tutte le regioni italiane. Questo dimostra quanto sia cruciale la figura del MMG nel garantire l’accesso alle cure primarie e nel sostenere il sistema sanitario nazionale.

La Sfida del Sistema Sanitario Italiano

Il III Rapporto FNOMCeO-Censis 2025 sottolinea una crescente crisi del Servizio Sanitario Nazionale in Italia, con evidenti difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari e una carenza di personale che grava sul sistema. Tuttavia, in questo contesto difficile, il medico di medicina generale emerge come una figura chiave per garantire il buon funzionamento del SSN e per mantenere la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario nazionale. La sfida futura sarà quella di affrontare la carenza di personale e di garantire un sistema sanitario più efficiente e accessibile a tutti.

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