Il social dei professionisti lo scorso anno ha introdotto novità sulla verifica dei profili, i formati multimediali e il funzionamento dell’algoritmo. Ma autenticità e costanza restano gli elementi principali per fare di questo strumento una vera opportunità di business.
Con oltre 1 miliardo di utenti in tutto il mondo, 17 milioni solo in Italia, LinkedIn è ancora il social network più diffuso per i professionisti, e uno dei luoghi deputati a fare rete, conoscere potenziali collaboratori e clienti, cercare ispirazione per i propri progetti, trovare punti di vista interessanti sull’attualità legata alla propria professione.
Molti però lo usano ancora semplicemente come un curriculum online, trasponendo in digitale esperienze di lavoro e studi. Ma è solo sfruttando tutte le opportunità offerte dalla piattaforma che si può avere una ricaduta positiva e misurabile del tempo trascorso in rete. «Bisogna immaginare LinkedIn come un grosso meeting dove si passeggia da un tavolo di networking all’altro interagendo con tantissime persone che ascoltano, osservano, interagiscono» spiega Mirko Cuneo, Coach & Business Trainer.
Per pubblicare news e per essere credibili
Come ogni altro social, dal lontano 2003, anno in cui è nato, LinkedIn si è innovato tanto e con gli aggiornamenti 2024 offre più opportunità di business.
«Si possono condividere link e taggare persone e aziende che siano pertinenti con il proprio settore di lavoro» spiega Cuneo. In più, quando si crea un nuovo contenuto, adesso è possibile scegliere un elemento solo testuale o anche multimediale e con link.
Altra novità, la verifica dell’identità con la possibilità di mostrare il badge “Verificato su LinkedIn” su piattaforme esterne. «È un passo importante per aumentare la credibilità e l’affidabilità perché rende il profilo più sicuro e autentico agli occhi di datori di lavoro, collaboratori, clienti». Il servizio è gratuito, tutela maggiormente dagli attacchi informatici e l’algoritmo lo apprezza premiando il profilo con una visibilità del 60% in più.
Per promuoversi e per fare rete
Restano sempre valide le best practice per farsi premiare dall’algoritmo ed essere visibili alla propria rete: inserire le keyword nei campi giusti, soprattutto nella qualifica subito dopo il nome, nel testo discorsivo di apertura del profilo, nelle esperienze di lavoro e nelle competenze. Poi, usare parole semplici nei post e contenuti originali, non generati dall’AI. Infine, personalizzare i messaggi con i quali si chiede il collegamento a chi non si conosce, avendo cura di scegliere solo contatti quanto più in target possibile con il proprio settore. «Perché persone in target interagiscono, condividono i post e li mostrano ad altri» conclude Cuneo. Infine: l’algoritmo del 2024 ha stravolto le dinamiche precedenti. Se prima un post veniva visualizzato appena dopo la sua pubblicazione oggi la piattaforma premia soprattutto la costanza.