Un’alleanza che valorizza i professionisti

Sottoscritto a Milano il protocollo d’intesa tra UniCredit e Confprofessioni per sostenere lo sviluppo degli studi professionali. Il progetto Valore Professioni si arricchisce di nuovi servizi e prodotti, per rispondere in maniera sempre più concreta e mirata alle esigenze dei liberi professionisti. L’intervista a Remo Taricani, deputy head di UniCredit Italia.

Sostenere la crescita delle libere professioni, puntando sulle sfide della triplice transizione (ambientale, economica e sociale) e valorizzando le realtà territoriali. Un impegno messo nero su bianco dal presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, e da Remo Taricani, deputy head di UniCredit Italia, che lo scorso 29 febbraio si sono incontrati a Milano per rilanciare “Valore Professioni”, un progetto nato una decina di anni fa per fornire soluzioni finanziarie calibrate sulle esigenze dei professionisti aderenti al sistema Confprofessioni e per supportarne gli investimenti, attraverso innovativi servizi ad hoc. E che ora si arricchisce di un’ampia gamma di soluzioni finanziarie innovative, messe a disposizione da Unicredit, per supportarne gli investimenti: finanziamenti chirografari per l’acquisto di beni immateriali e materiali, per la costruzione, la ristrutturazione, l’ampliamento di immobili, per l’acquisto di beni strumentali o per il consolidamento passività; un’ampia gamma di soluzioni  leasing con consulenza dedicata da parte di specialisti di prodotto per proposte personalizzate; una copertura assicurativa che garantisce in caso di decesso dell’assicurato; un conto corrente dedicato ai liberi professionisti e la possibilità di incassare i pagamenti con carte di credito/debito tramite il proprio Smartphone, fino a una gamma di benefit e di prodotti destinati ai dipendenti di studio. «Vogliamo garantire a tutti i liberi professionisti associati a Confprofessioni una consulenza ancora più strategica, mettendo a disposizione una gamma di soluzioni complete, in linea con le evoluzioni del contesto, le specificità territoriali e le esigenze professionali, soprattutto in chiave ESG», spiega in questa intervista Remo Taricani.

Le libere professioni stanno attraversando profondi cambiamenti sulla spinta delle grandi innovazioni tecnologiche e delle trasformazioni economiche e sociali in atto. Come può intervenire il sistema creditizio per sostenere questa fase di transizione?

Viviamo in un contesto che sta registrando una velocità di cambiamento mai riscontrata in passato. UniCredit è accanto a tutti i clienti, anche ai liberi professionisti, per sostenerli in questa evoluzione e nelle nuove sfide. Per questo, abbiamo ampliato il catalogo prodotti dedicato ai professionisti, con finanziamenti per investimenti in nuove tecnologie e soluzioni innovative che migliorano la loro efficienza e competitività. Con questa offerta vogliamo garantire anche la necessaria flessibilità nell’utilizzo di prodotti e servizi bancari, accessibili da diversi canali (CreditPiù, Mutuo Chirografario a tasso fisso o variabile, Mutuo a tasso fisso o variabile).

Infine, ci proponiamo di sostenere concretamente la trasformazione attraverso programmi formativi dedicati proprio ai liberi professionisti, con percorsi di aggiornamento come quelli offerti dalla Banking Academy, che mirano al rafforzamento delle competenze sui temi finanziari, soprattutto in ottica di gestione del patrimonio.

Sostenibilità, digitalizzazione e internazionalizzazione rappresentano oggi le principali sfide di fronte ai professionisti. Un passaggio che però richiede importanti investimenti per crescere e per competere sul mercato. In questa prospettiva, il canale bancario è ancora una soluzione concorrenziale?

La nostra vasta gamma di finanziamenti e servizi specializzati vuole rispondere alle esigenze diversificate dei professionisti al fine di indirizzare al meglio le risorse per investimenti in nuove tecnologie, ridisegnare i modelli organizzativi, anche con l’introduzione di nuovi servizi, e favorire l’espansione sui mercati internazionali, sfruttando il posizionamento pan-Europeo del nostro gruppo, che è presente in 13 mercati di riferimento.

Inoltre, stiamo costantemente sviluppando la nostra piattaforma digitale per offrire ai nostri clienti prodotti e servizi facendo leva sulle migliori tecnologie, assicurando il più alto livello di user experience, efficienza e risposte “time-to-market” nella gestione delle transazioni.

Negli ultimi dieci anni le strategie delle banche si sono orientate sui prodotti a valore aggiunto e su soluzioni tailor made per venire incontro alle differenti esigenze di aziende e di professionisti. Come è cambiato il rapporto tra banca e impresa e quali risultati ha prodotto?

In UniCredit abbiamo adottato il modello della Consulenza Patrimoniale e il relativo “Questionario Patrimoniale”, un approccio unico nel mercato italiano. Attraverso questo percorso mettiamo il cliente al centro, aiutando i professionisti a gestire il proprio patrimonio in modo più efficiente e a pianificare strategie finanziarie e obbiettivi a lungo termine, a partire da una mappatura personalizzata dei bisogni. Questo approccio richiede competenze specifiche, per questo abbiamo costruito un modello di servizio specializzato e introdotto specifiche figure professionali e manageriali nella nostra squadra commerciale, dedicate a questo tema e alle diverse tipologie di clienti, siano essi imprese, liberi professionisti o clienti individuali.

Rispetto alle imprese, tuttavia l’accesso al credito da parte dei professionisti si rivela spesso un percorso a ostacoli. Quali sono i criteri utilizzati dalle banche per valutare il merito creditizio dei professionisti?

In UniCredit siamo dotati di sistemi che tengono in considerazioni elementi quantitativi e qualitativi per la valutazione delle richieste di credito e permettono ai nostri colleghi di dare risposte certe e soprattutto veloci ai nostri clienti. Siamo convinti che la capacità di dare riscontro nel più breve tempo possibile sia un elemento imprescindibile per accompagnare i clienti, soprattutto in un contesto di mercato in così rapida in evoluzione.

Come e in che misura il settore libero-professionale può essere strategico per il sistema bancario?

I liberi professionisti sono una componente chiave del tessuto economico, sviluppano quotidianamente connessioni con il tessuto produttivo e sociale, oltre ad avere un importante peso sul prodotto interno lordo nazionale.

Essere al loro fianco, concretamente, con un catalogo prodotti sempre aggiornato e integrato e mettendo a fattor comune il nostro “know-how” è fondamentale per supportarli nella transizione, dettata soprattutto dall’impatto delle tecnologie digitali sul loro business, e per contribuire a sostenere con loro la crescita dell’intero sistema economico del Paese.

Recentemente, UniCredit e Confprofessioni hanno rinnovato la loro partnership, rilanciando l’upgrade di “Valore Professioni”, un progetto nato dieci anni fa per sostenere la crescita degli studi professionali. Che cosa è cambiato rispetto a dieci anni fa? E quali sono oggi i vostri obiettivi?

“Valore Professioni” rilancia l’alleanza tra la nostra banca e libera professione in Italia. Nei 10 anni di fruttuosa collaborazione abbiamo rafforzato il nostro reciproco impegno per creare occasioni di sviluppo, stando al passo con il mercato e i nuovi trend.

Oggi ci troviamo in un contesto, sociale, imprenditoriale ed economico in costante mutazione e il rinnovo di questa partnership riconferma la nostra volontà di essere un vero e proprio punto di riferimento per le esigenze dei liberi professionisti associati, non solo nell’operatività corrente ma anche come partner strategico.

Dal vostro osservatorio quali sono oggi le esigenze degli studi professionali e quali le possibili soluzioni?

I dati di mercato a nostra disposizione [ndr, fonte “VIII Rapporto sulle libere professioni in Italia”] ci consegnano un quadro incoraggiante sul fronte dell’occupazione, con un aumento dei datori di lavoro professionisti, e una propensione alla crescita dimensionale degli studi per sostenerne la competitività, anche in ottica di espansione al di fuori del mercato domestico. Per questo motivo, la nostra offerta per il settore è ampia. Il nostro obiettivo è infatti quello di rispondere sia alle esigenze di carattere professionale, con soluzioni a sostegno dello sviluppo del business, dell’internazionalizzazione e della transizione digitale e in chiave ESG, sia a quelle relative alla gestione del patrimonio personale dei professionisti. Per loro, infatti, è fondamentale una gestione a 360° del profilo finanziario complessivo, per garantire stabilità finanziaria, minimizzazione dei rischi e ottimizzazione del patrimonio nel lungo periodo.

Una delle criticità che attraversa il sistema professionale italiano riguarda il profondo divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Come si può intervenire per colmare il gap e valorizzare le realtà territoriali?

Il nostro obiettivo è creare forti connessioni a livello di singoli territori, operatori di mercato, associazioni di categoria e i nostri sette poli di Region, al fine di rafforzare la collaborazione in base alle specifiche esigenze locali. Siamo convinti che questo approccio territoriale ci permetta di valorizzare al meglio i punti di forza e individuare nuove opportunità di crescita.

Proprio per questo, nell’ambito dell’ultima edizione della nostra campagna “UniCredit per l’Italia” a sostegno dell’imprenditorialità italiana e delle sue eccellenze, il 40% dei 10 miliardi di euro di plafond stanziato è destinato al Mezzogiorno. Questo conferma ulteriormente il nostro impegno per tutto il Paese e la nostra attenzione per le aree con potenzialità inespresse, soprattutto in ottica di nuovi investimenti e nascita di nuove attività imprenditoriali.

Un altro aspetto cruciale per le professioni tocca lo sviluppo di nuove competenze. In questo ambito la nuova versione di “Valore Professioni” mette in risalto i temi della sostenibilità (ESG) e dell’educazione finanziaria. Come verranno declinati sulla realtà professionale?

Grazie a un approccio personalizzato, a partire dai diversi livelli di consapevolezza e prontezza rispetto ai tre fattori centrali della sostenibilità – Environmental, Social e Governance – i liberi professionisti associati a Confprofessioni e clienti di UniCredit potranno accedere a un’ampia offerta di soluzioni finanziarie per supportare investimenti con finalità “green” oppure a impatto sociale. Confprofessioni potrà inoltre fruire di informazioni sia di macro-contesto che di prodotto, utili ad affrontare una transizione equa, in ottica “Net-Zero” perseguendo obiettivi di crescita e sviluppo sostenibili.

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