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Come sarà il tuo prossimo ufficio?

Gli spazi di lavoro evolvono: scrivanie modulari, forme accoglienti, tecnologie smart e spazi verdi migliorano comfort, concentrazione e motivazione. Tra aree relax, pod privati e sensori IoT, così il lavoro diventa più sano.

Chi sta pensando di rinnovare l’ufficio dovrebbe dare un’occhiata agli ultimi studi sul benessere nei luoghi di lavoro che chiamano in causa elementi come la luce, i materiali, gli spazi e l’ergonomia. Per esempio, quello dell’Università di Eindhoven, in Olanda, ha messo in relazione di recente alcuni aspetti, come il layout e la temperatura, con i principali indicatori di salute mentale, mentre i ricercatori di Carnegie Mellon, LBS e Singapore Management University hanno correlato l’ambiente fisico alla motivazione, ai processi e alla capacità di attrarre o trattenere i talenti. Sul tema, anche in Italia sono stati fatti negli ultimi anni studi di psicologia architettonica. Quello del Politecnico di Torino, “Indoor Environmental Quality”, ha analizzato per esempio il rapporto tra la qualità termica, acustica e visiva negli uffici e la produttività. In effetti, le soluzioni per rendere lo spazio fisico di lavoro più stimolante sono tantissime.

Accogliente

Materiali organici e texture calde sono il nuovo mood di pareti e scrivanie. Sughero, cuoio e tessuti naturali rendono gli ambienti più accoglienti; dai pratici divisori materici di Akura alle sedie design in sughero di Greencorks, per fare qualche esempio. Non solo i materiali, anche le forme adesso parlano il linguaggio dell’accoglienza. La nuova tendenza scrivania, per esempio, è esagonale o con geometrie particolari, non solo per ottimizzare lo spazio ma anche per favorire la collaborazione, rompendo la monotonia del design rettangolare tradizionale che impone una rigida disposizione frontale. Oltre alle forme innovative, le nuove scrivanie hanno la possibilità di essere modulari e di assumere configurazioni differenti a seconda degli utilizzi, intercettando così la tendenza a fare degli spazi di lavoro degli hub.

Flessibile

Hub è infatti la nuova parola d’ordine, perché nel prossimo futuro gli uffici non saranno più solo postazioni fisse, ma “touch-point” dinamici: le persone possono scegliere dove lavorare in base al tipo di attività. L’arredo modulare consente di riconfigurare gli ambienti facilmente a seconda delle necessità: sala riunioni, zona concentrazione, lounge e soprattutto booth privati per riunioni improvvisate, telefonate riservate o momenti di concentrazione assoluta. Si chiamano anche pod, sono spesso acusticamente isolati e alcuni modelli prevedono soluzioni modulari mobili che possono essere riorganizzate o spostate facilmente per creare micro-zone a seconda della necessità. Qualche esempio? Le cabine di Mute Labs, dal design minimalista, che promettono il 28% di concentrazione in più, e gli spazi Limbus, per approntare piccoli angoli ufficio comodi ovunque.

Sano

I nuovi progetti prevedono tutti zone di recupero per momenti di pausa e aree per la meditazione o il relax. Al di là del classico angolo bar, sempre più ricco e strutturato, amache e angoli verdi sono ormai il must, ma l’attenzione al benessere va oltre: pannelli fonoassorbenti e soluzioni architettoniche per ridurre i rumori e migliorare la qualità acustica. Non solo. I nuovi impianti di aerazione non garantiscono più soltanto la qualità dell’aria, ma adottano sistemi di ventilazione intelligente con sensori per monitorare il comfort ambientale, cioè la temperatura, l’umidità e la CO₂,. Persino le sedie da ufficio non sono più soltanto ergonomiche: le più innovative sono sedute intelligenti che rispondono al peso e al movimento per garantire una postura sana. Come Moving 73 di Moving Chairs, con un meccanismo che fa muovere in modo sincronizzato il sedile e lo schienale, e Embody di Herman Miller, con un supporto dinamico di pixel che si adatta automaticamente ai micro-movimenti di chi sta seduto.

Verde

Le piante non sono più solo dei riempitivi di colore dal valore puramente estetico. Sono parte integrante degli ambienti con una funzione “biolifica”: ridurre lo stress e aumentare il benessere riconnettendo l’essere umano con la natura. L’avveniristico Milano Hub – The Forest, il primo ambiente certificato in Italia con il Biophilic Quality Index (BQI), fa già scuola. Così come gli spazi di H&H Group a Milano Bicocca, su progetto di Tétris Italia: moquette effetto prato, isola con legno, bancone-bar, zona break con caffè e soprattutto piante verdi distribuite ovunque per migliorare la qualità dell’aria e favorire il benessere cognitivo. Le piante sono utilizzate anche per purificare l’aria interna dagli inquinanti nell’avveniristica “Fabbrica dell’aria”, progettata dal neuro-botanico Stefano Mancuso per i nuovi spazi Welcome Milano a Parco Lambro.

Tecnologico

Sensori IoT per adattare in tempo reale illuminazione e climatizzazione, scrivanie con ricarica integrata, porte USB, controlli via app e “smart” docking station (la stazione intelligente per collegare facilmente tutti i device tecnologici attraverso un unico punto di collegamento). Non solo. Le sale riunioni adesso sono “plug & play”, cioè integrano video-conferenza, microfoni e display per supportare il lavoro ibrido. Un esempio già diffuso è Microsoft Teams Rooms, una soluzione integrata hardware e software (telecamera, microfoni, schermo…) che permette, all’accensione, di avere già tutta la stanza configurata per accogliere una riunione Teams con riconoscimento del calendario e avvio automatico della videoconferenza. Si può integrare persino il controllo delle luci!

Visionario

L’innovazione tecnologica applicata al benessere nei luoghi di lavoro non si ferma qui. In futuro probabilmente vedremo l’esito di ciò che già adesso si sta progettando: strumenti del tipo “EnviroMapper” per mappare l’esperienza del comfort ambientale in modo partecipativo, dove i lavoratori segnalano in quali momenti e luoghi si sentono più a loro agio o meno, aiutando a progettare spazi più personalizzati e salubri. Ci saranno robot assistenti per ricordare pause, incoraggiare attività fisiche e socializzare, e ambienti adattativi che rispondono all’umore del gruppo.

 

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