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Pesaro, la natura della cultura

Pesaro è Capitale italiana della Cultura per il 2024. La città marchigiana e tutti i cinquanta comuni della sua provincia si apprestano a vivere un anno da protagonisti. Ricevono il testimone dalle città di Bergamo e Brescia, che hanno chiuso il loro anno come unica Capitale della Cultura con un successo che ha superato ogni aspettativa. I visitatori sono stati complessivamente quasi dodici milioni, facendo registrare un + 40% rispetto ai numeri del 2022. Di questi, il 75% sono giunti dall’estero, segno che il programma, pensato in chiave internazionale, ha pagato. Le due città lombarde, faro dell’industria italiana, si sono scoperte così anche mete culturali. Non era scontato, visto che sono città di provincia e che non si trovano esattamente sulle rotte turistiche più battute, soprattutto dagli stranieri. Le visite nei principali musei hanno fatto registrare un + 92% rispetto ai dati del 2019, per un totale di 943.000 ingressi. Risultati di tutto rispetto che ripagano gli sforzi di amministratori, imprese e cittadini per un anno di lavoro intenso. Risultati che, allo stesso tempo, hanno innescato meccanismi di sviluppo destinati a continuare e ad alimentare progetti nel tempo.
Pesaro, dunque, raccoglie la sfida, con la possibilità di dimostrare, ancora una volta, di essere un luogo in cui le attività culturali sono parte integrante della vita di tutti i giorni.

Una Città in pole position

Patria di Gioachino Rossini, che viene ricordato ogni anno in agosto durante il Rossini Opera Festival (ROF), Pesaro ha un rapporto stretto con la musica e l’opera, che le è valso il titolo di Città Creativa della Musica, decretato dall’Unesco nel 2017, proprio alla vigilia delle celebrazioni per i 150 anni dalla morte dell’illustre concittadino. Un riconoscimento che premia le numerose attività musicali organizzate lungo l’arco dell’anno e facilitate dalla presenza di un Conservatorio (del 1882) e di numerose scuole musicali fondate tra l’Otto e il Novecento.
Sempre nel 2017, è arrivato un altro importante riconoscimento, quello di “Città che legge”. Questo premio, conferito dal Cepell, un istituto autonomo che opera all’interno del Ministero della Cultura, è il risultato di scelte che favoriscono l’accesso alla lettura per tutti e di promozione della stessa come attività quotidiana fondamentale. In seguito a questo riconoscimento, il Comune di Pesaro ha avviato un piano di governance, denominato Patto locale per la lettura, sottoscritto nel 2018 con soggetti pubblici e privati che riconoscono la lettura come un valore e uno strumento di realizzazione personale. Sono coinvolte biblioteche, scuole, librerie, case editrici, ma anche enti del terzo settore come gli ospedali. Tra i luoghi più instagrammati di Pesaro c’è un’attrazione che rimanda proprio alla vocazione per la lettura. Si tratta della libreria all’aperto, una grande installazione di libri che adorna una delle facciate del secentesco Palazzo Mosca, sede dei Musei Civici. E’ la ricostruzione della scenografia ideata dall’inglese Stefanos Lazaridis (1942-2010) e realizzata per l’opera rossiniana Moise e Pharaon, andata in scena al ROF del 1997. Un’installazione che richiama sempre tanti visitatori.
Il manifesto di Pesaro Capitale della Cultura 2024
Nonostante sia un piccolo centro, Pesaro sembra essere, dunque, una città effervescente, che valorizza il passato e strizza l’occhio al futuro, sempre attraverso la lente della cultura. Lo slogan che accompagnerà questo anno di celebrazioni ed eventi è La natura della cultura, un tema che i promotori del progetto hanno definito come un viaggio condiviso con le varie realtà cittadine e territoriali (in primis gli abitanti) per indagare i rapporti tra arte, natura e tecnologia e per pensare alla “città che ancora non c’è”, ovvero alla città del futuro che crescerà, con la condivisione, appunto, insieme all’ascolto dei desideri e delle esigenze di chi la abita.
Questo percorso coinvolgerà anche i cinquanta centri della provincia di Pesaro Urbino, grazie al progetto “50×50 CAPITALI AL QUADRATO”. Per tutto il 2024, ogni settimana, un comune sarà protagonista insieme a Pesaro con iniziative organizzate nel proprio comune. Si è partiti il 22 gennaio da Vallefoglia e si finirà a dicembre a Montegrimano Terme. Sono oltre 350 i soggetti coinvolti tra amministrazioni, imprese, artigiani, associazioni, scuole e artisti, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e Urbino, che ha contribuito a finanziare, tramite un bando, una parte degli eventi. L’impegno è quello di far conoscere e valorizzare questa terra stretta tra il mare e le montagne, alla scoperta di luoghi, storia, natura ed eccellenze, con l’obiettivo corale di mettere in rete le idee nate da questo progetto partecipato. Una fucina di esperienze da cui attingere in futuro.
5 le aree tematiche
Il tema della “natura della cultura” è stato declinato in cinque aree che articoleranno il programma di Pesaro 2024, ovvero la natura, ubiqua, imprevedibile, operosa, vivente e mobile della cultura, poi suddiviso in 45 grandi progetti.
La natura della cultura è sicuramente ubiqua, perché può innervarsi ovunque e influire positivamente sulla vita di tutti. Sarà una riflessione sullo spazio pubblico per ripensarlo, soprattutto in relazione ai rapporti tra i territori, per esempio, tra centro e periferia, tra mare e montagna, oppure tra Pesaro e realtà più lontane. Come Novi Grad, uno dei comuni che compongono la città di Sarajevo, con il quale Pesaro ha un duraturo legame istituzionale. Tra gli eventi di questa sezione, ci sarà appunto lo scambio di idee tra le due città durante il Pesaro Film Festival che si svolgerà a giugno.
La natura imprevedibile della cultura è la sezione che sperimenterà un viaggio tra arte e memoria, alla riscoperta di luoghi urbani dimenticati perché hanno perso la loro funzione da tempo. Mostre e concerti ridaranno vita e nuovi significati a questi luoghi, con la collaborazione di vari artisti, dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e di hotel storici dove verranno ambientati concerti. Altre iniziative coinvolgeranno il teatro cittadino con i suoi archivi, come il progetto Magazzini Rossini, che permetterà di togliere temporaneamente dai depositi scenografie, costumi e altri materiali che sono stati lo scheletro di indimenticabili opere teatrali del Rossini Opera Festival. Pezzi di storia che saranno esposti in vari luoghi pubblici e privati, come i negozi del centro che ospiteranno i costumi.
La natura operosa della cultura è il tema che pone l’occhio sui rapporti tra i saperi antichi e la loro trasmissione alle generazioni presenti. La cucina è tra i protagonisti di questa sezione. Non solo come luogo fisico (tradizionalmente Pesaro è un centro di produzione delle cucine), ma anche come spazio centrale della casa, dove ruotano e cambiano le abitudini nel corso del tempo. Il progetto In cucina, vario e articolato, prevede anche, tra aprile e ottobre, una decina di cene interculturali e di confronto generazionale, animate da performance teatrali e musicali.
Coscienza ecologica e riflessione sulla non-centralità dell’essere umano nel contesto naturale e ambientale sono gli argomenti declinati nell’area tematica della natura vivente della cultura. Sono previste performance di grande impatto visivo e sensoriale, esperienze di realtà virtuale e immersiva come quelle che andranno in scena alla Sonosfera, un teatro eco-acustico trasportabile che permette l’ascolto profondo. La struttura è attualmente collocata a Palazzo Mosca, nella sede dei Musei Civici ed è unica al mondo. La Commissione di Pesaro Capitale 2024 ha dato incarico a musicisti ed artisti del suono di creare apposite opere musicali che andranno in scena in questo luogo così particolare.
Infine, la natura mobile della cultura, nel senso di indagine sulle possibilità di muoversi in un contesto urbano in maniera sostenibile. Si deve favorire il turismo di prossimità e ragionare su una visione più ampia di spostamento, che non include solo le grandi distanze. Lo scopo è rendere possibile – come è nelle intenzioni di Pesaro 2024 – il massimo dell’esperienza con il minimo spostamento. Il progetto CAP/Crescendo a Pesaro coinvolgerà i giovani cittadini che generalmente percorrono la città e i dintorni a piedi, in autobus, in bici o monopattino. Oppure in skate o in sedia a rotelle. Le narrazioni registrate dei loro spostamenti saranno riunite in podcast da destinare ai cittadini e ai visitatori che raggiungeranno Pesaro in questo anno di celebrazioni.

BOX
Il programma degli eventi è fittissimo e alcuni eventi sono ancora in via di definizione. Ecco i siti principali in cui navigare per raccogliere tutte le informazioni e gli aggiornamenti:

  • www.pesaro2024.it – sito ufficiale
  • www.comune.pesaro.pu.it – sito del comune di Pesaro – consultare l’area Cultura
  • www.pesaromusei.it
  • www.teatridipesaro.it
  • www.rossinioperafestival.it

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